Il mal di schiena
Il mal di schiena è sicuramente il dolore somatico più frequente, ma la causa viene spesso attribuita, in maniera un pò troppo superficiale, a sforzo, cattive posizioni, artrosi, blocco vertebrale, meteopatia, colpo d’aria, di freddo o tensioni psicoemotive.
La situazione in cui si manifesta un dolore non può esserne automaticamente considerata la causa. Il corpo è in grado di sopportare sforzi, cambi repentini di condizioni meteo, stress di natura fisica e psicologica.
Però, perchè questo avvenga occorre che lo stato di efficienza del corpo permetta di dissipare sovraccarichi con un corretto equilibrio posturale statico e dinamico.
Quando la base d’appoggio della colonna non è in equilibrio, cambiano le linee di carico, la vertebra si sbilancia e il disco viene caricato in maniera anomala.
Le vertebre che galleggiano su di un disco idraulico per ammortizzare i carichi ed avere anche una buona mobilità, tendono a inclinarsi lateralmente e a ruotare per lo sbilanciamento della base d’appoggio.
La conseguente anomalia nelle linee di carico, la riduzione della mobilità della vertebra fino al suo blocco, ne condiziona la funzione portando irritazione e dolore.
Molte strutture, a livelli diversi, influenzano la statica e la dinamica vertebrale e la loro disfunzione è spesso la causa diretta del blocco della vertebra.
Quindi il mal di schiena è l’effetto secondario di una disfunzione di sacro e bacino, dei visceri e dei muscoli pelvici tutti legati in un unico meccanismo che non funziona correttamente.
Tutte le terapie locali dirette hanno purtroppo in questo caso vita breve, proprio perchè agiscono solo sull’effetto finale del meccanismo disfunzionale e non sulla causa effettiva.
Le interazioni tra colonna e complesso articolare sacroiliaco del bacino sono essenziali nel mantenimento di un corretto equilibrio funzionale. Un bacino bloccato impedisce la dissipazione del carico con un conseguente stress dei tessuti, infiammazione e dolore.
L’osteopatia parte proprio da queste considerazioni per ricercare la causa che mette in difficoltà la colonna vertebrale, nella convinzione che le terapie locali farmacologiche, strumentali o manipolative dirette sulla schiena siano poco efficaci sul meccanismo che produce il dolore.
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