Sindromi e disturbi neurovegetativi
Sindromi e disturbi neurovegetativi
Non tutte le disfunzioni portano dolore e questo paradossalmente non costituisce un dato di per se stesso positivo, perché possono agire negativamente sul sistema neurovegetativo, irritando nervi, plessi o gangli in grado di scatenare sindromi e disturbi violenti.
Una sindrome vertiginosa, un attacco di ansia o di panico, spesso classificate come un disagio psico emotivo o psicosomatico, hanno invece spesso un’origine a livello dei centri neurovegetativi viscerali.
Il termine sindrome, dal greco con-correre, indica quanto sia complessa, a più livelli funzionali, la sua origine le cui conseguenze sono peraltro quasi sempre di natura benigna ma con effetti pesanti sulla qualità della vita.
Vertigini
Una sindrome vertiginosa o un senso di sbandamento, perlopiù attribuiti a labirintite o ad artrosi cervicale, sono invece legati a disfunzioni dei sistemi viscerale, vertebrale, neurologico e cranio mandibolare.
Quindi le vere cause delle vertigini si devono cercare nelle disfunzioni dei visceri, del muscolo diaframma, nelle sofferenze del nervo vago e frenico, nella disfunzione della seconda e settima vertebra cervicale dell’articolazione sternoclaveare.
Attacchi di ansia e panico
Con gli attacchi di ansia e di panico entriamo in un ambito molto delicato dove sensazioni fisiche e disagio psico emotivo si intrecciano tanto da fondersi in un’unica sindrome psicosomatica.
L’ansia fa da precursore alla crisi di panico in un disagio crescente che inizia con un progressivo accorciamento del respiro, l’aria non basta, la paura aumenta, prende il sopravvento ed è panico.
Uno spasmo può essere alla base della sensazione di progressivo accorciamento della respirazione e questo produce un aumento della frequenza respiratoria che, oltre un certo limite, la rende inefficace, respiriamo ma è come se fossimo in apnea.
La mancanza di aria dovuta al blocco dei pilastri del diaframma risveglia la paura ancestrale di soffocamento, l’inefficacia della ventilazione acuisce il bisogno di aria, l’ansia raggiunge un livello insostenibile ed è black out, panico.
La fobia degli spazi aperti, della folla, dei ragni, dei serpenti o dei topi, possono scatenare ansia, paura e panico, ma per quanto strano possa sembrare non ne sono la causa.
Rallentare la frequenza respiratoria migliorandone la profondità consente spesso di controllare l’attacco di ansia limitando o azzerando i suoi effetti.
Lo sblocco del diaframma e delle strutture che lo attivano è un elemento decisivo nel miglioramento di questa sindrome.
Disturbi del sonno
I disturbi del sonno si manifestano come difficoltà ad addormentarsi, risvegli ripetuti o precoci e difficoltà nella ripresa del sonno. Possono presentarsi a qualunque età anche se sono più frequenti nel neonato e nell’anziano.
Specifiche onde elettriche prodotte dalla corteccia temporale e occipitale regolano lo stato di veglia e sonno. Una loro alterazione scompensa il giusto fluire del tempo di sonno e di veglia.
Le ossa del cranio sono articolate da suture che consentono un movimento leggero e continuo che è fondamentale per la distribuzione di queste onde elettriche cerebrali.
Si tratta del movimento di “respirazione primaria” che coinvolge tutte le ossa del cranio come un’onda continua che garantisce la propulsione funzionale del tessuto cerebrale.
Una disfunzione di questo sistema viene acuita da ogni appoggio della testa sul cuscino tanto da condizionare il flusso dell’attività elettrica corticale con le relative conseguenze sull’equilibrio del ritmo di sonno e veglia.
Sindrome vagale
La sindrome vagale è sicuramente la meno conosciuta e studiata nonostante sia responsabile di una grande quantità di sintomi. Ogni disturbo è “vago”, con contorni sfumati, imprecisi, difficili da descrivere.
Il nervo vago costituisce il collegamento tra sistema nervoso centrale e sistema neurovegetativo parasimpatico che controlla una quantità di funzioni automatiche fondamentali per il l’equilibrio del corpo.
Vertigini, sensazione di sbandamento, tachicardie, bradicardie, crisi di ansia, crisi respiratorie e apnee notturne sono i sintomi più comuni di una sindrome vagale.
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